sabato 18 agosto 2018

La via degli Abati

La via degli Abati porta da Pavia a Pontremoli, passando per Bobbio e attraversando paesaggi molto vari, dalla Pianura Padana alle colline piacentine sino all'Appennino toscoemiliano.

Il percorso
La via vuole ripercorrere la strada fatta da monaci di San Colombano, durante l'altomedioevo, per fondare abbazie ed eremi dedicando l'esistenza alla preghiera ed alla meditazione.

Il logo del percorso
Il percorso dura 8 giorni e si può sfruttare l'ospitalità pellegrina in numerosi istituti religiosi o in strutture convenzionate.

Una parte del percorso lungo vie secondarie e dimenticate
Tra i due capi del percorso si incontra Bobbio, grande centro spirituale cristiano sin dai secoli altomedievali, dove hanno pregato e meditato molti filosofi della chiesa.

Bobbio ed il suo ponte
Castel dei Bardi
Prima di partire è consigliato di fornirsi di una credenziale di cammino dove attestare il proprio percorso. 

Lungo il percorso
Il sito ufficiale è https://www.viadegliabati.com/

E' possibile collegare questo cammino con la Via del Volto Santo da Pontremoli a Lucca 

sabato 21 luglio 2018

Il Vallo di Antonino in Scozia





Nella bassa Scozia, tra gli estuari dei fiumi Clyde ad ovest e Forth ad est, nella prima metà del II secolo d.C. si snodava il Vallo di Antonino per difendere le terre conquistate dai Romani. 
   
Busto di Antonino Pio
 A farlo costruire, tra il 142 ed il 144 d.C., l'imperatore Antonino Pio (86 - 161 d.C.), deciso a respingere in modo più strutturato i continui assalti dei Picti, abitanti delle regioni nord.

Il logo del percorso

 Il suo uso durò solo 20 anni, poi l'impero decise di abbandonare quelle terre giudicate troppo pericolose da presidiare, seppur nei decenni seguenti Settimio Severo (146 - 211 d.C.) cercò di ristabilire questo confine. 

Mappa con il posizionamento rispetto al Vallo di Adriano

A differenza del Vallo di Adriano, che era costruito a sud e si sviluppava anche con difese in muratura, questo era una lunga serie di fossati, muraglioni di terra e pietre (muro celtico), palificate lignee e appostamenti continui presidiati da truppe scelte. Sono stati censiti 26 forti e fortini per una lunghezza stimata di circa 65 km, precisamente da Bowling (ovest) a Bo'ness (est).

La mappa con il percorso

Ricostruzione del vallo di Antonino

Viabilità e commerci a sud del Vallo di Antonino

Ho percorso con l'amico Enrico l'intero Vallo di Antonino, e in tutta onestà penso che siamo stati gli ultimi "romani" o "italici" a percorrerlo negli ultimi 2000 anni, non avendo trovato ancora nessuno lungo il percorso che lo facesse interamente. La zona è una distesa di pianure, spesso paludose e ricche di acqua, intervallate da rilievi non troppo elevati. Il percorso non si trova interamente, molto spesso è stato distrutto dal tempo e dagli interventi della modernità: strade, discariche, aree industriali. E' molto diverso rispetto al Vallo di Adriano, ma nasconde aree di profonda suggestione come i resti dei forti sui colli o dei valli che ancora si notano nel paesaggio contemporaneo. 


Sezione con le parti delle difese




Partenza, con l'immancabile bandiera di Conegliano, da Bowling

 La parte iniziale, da Bowling a Lenzie, si snoda prima lungo i canali regimentati dell'estuario, quindi sale verso nord e attraversa colline e brughiere, passando per i resti del forte di Goldenhill ad Hardgate e della città di Bearsden dove sono conservate le terme romane.


Lungo i canali del Clyde

Golden Hill con gli studenti di archeologia dell'Università di Edimburgo che rilevano con sistemi magnetici il forte
 
Attraversiamo la brughiera dove si intervallano ampi incolti, pascoli e coltivazioni, ed un vento ci soffia continuamente, portando anche qualche goccia di pioggia che, almeno per oggi, ci risparmia il piacere di accompagnarci. 


Attraverso la brughiera
 

Attraverso la brughiera

Le terme di Bearsden

Un continuo saliscendi ci accompagna verso la fine della giornata, arriveremo a Lenzie da dove domani riprender il nostro cammino.


Un continuo sali e scendi
La strada è spesso asfaltata, ma non mancano tratti di carraia, di colore scuro dato dalle rocce scure che caratterizzano la geologia di questa parte di Scozia. A nord e sud gli open fields, i caratteristici campi della campagna inglese, intervallati da grandi allevamenti e case di contadini. 


    
Il paesaggio con l'erica che copre i prati incolti e spesso paludosi

A Lenzie non può mancare la birra di fine giornata!

Il mattino seguente ripartiamo fiancheggiando il canale che attraversa Lenzie e che collega la costa ovest con quella est della Scozia, sovrapponendoci alla John Muir Way. E' un piacevole camminare, all'ombra di alberi e con il fresco portato dal corso d'acqua, ma purtroppo ci aspetterà una giornata di pioggia battente.


Camminando lungo il canale e la John Muir Way

Alla volta di Falkirk

Brughiere con passaggi nell'erba alta, ma a lato sempre le antiche tracce del vallo 





Bar Hill è un sito archeologico in cima ad una collina, con notevoli resti archeologici strutturali in muratura e il vallo a nord del forte, ancora visibile e con evidenziate le "bocche di lupo", dei sistemi di difesa con buche sul cui fondo erano conficcati dei pali acuminati.
Il sito era una vera e propria cittadella, con un'organizzazione urbanistica, difese, sistemi di smaltimento delle acque ed edifici pubblici (terme, templi). 
 
Salendo al sito archeologico con forte romano di Bar Hill

I resti di Bar Hill

Ad ovest di Rough Castle, su Croy Hill,  sul punto più alto del percorso

Le imponenti forme del vallo a Croy Hill  da est, il fossato è ancora visibile seppur parzialmente interrato
 
Le imponenti forme del vallo a Croy Hill da ovest, il fossato è ancora visibile seppur parzialmente interrato
 
Le tracce del vallo e del fossato che scendono dal gruppo di Croy Hill

Il vallo prosegue salendo e scendendo per i rilievi collinari, più facili da difendere delle pianure

Il vallo prosegue salendo e scendendo per i rilievi collinari, più facili da difendere delle pianure
 Entriamo nella foresta di Westerwood, magnificamente accompagnati dal vallo a sud e da grandi alberi secolari che in parte ci proteggono dalla pioggia battente. Purtroppo, all'altezza dell'aeroporto militare di Cumbernauld, il percorso si perde tra brughiera e foresta, con erba alta oltre un metro e asperità, unite alla sfortuna di una deviazione per il pericolo di caduta alberi per il forte vento nella foresta, che ci fa fare una lunga deviazione. In questo tratto, alla ricerca della traccia, avanti e indietro cercando un varco nelle proprietà chiese, ci mettiamo oltre un'ora sotto una pioggia battente ed un vento inclemente.

La foresta di Westerwood, alle spalle dell'aeroporto militare

La foresta di Westerwood, alle spalle dell'aeroporto militare
 

La brughiera e la foresta a Westerwood
 

La brughiera e la foresta a Westerwood
Finalmente un locale, dove stanno festeggiando allegramente un matrimonio, ci offre la possibilità di fermarci a bere qualcosa per alleviare la fatica: tra lo sguardo complice del barista e la nostra voglia di fare come vecchi e rudi scozzesi, optiamo per un ottimo whisky locale, fortemente torbato, che ci fa recuperare le forze...forse ne beviamo anche due...
Ripartiamo di slancio, incoraggiati da uno squarcio di luce e sereno, ma dura poco: nel giro di mezz'ora ricomincia furiosamente a piovere e ci trasciniamo lungo il canale sino a Bonnybridge, dove finisce la nostra seconda giornata di cammino. 

Salendo a Rough Castle con il vallo a sinistra

Il giorno seguente, sempre sotto una pioggia inclemente, continuiamo a seguire il canale, sino a Rough Castle, un rilievo sul quale i romani costruirono un grande forte, di cui sono rimasti diversi resti. Troviamo il profondo solco del vallo ed i lilia, delle buche con tronchi acuminati che servivano a difendere ulteriormente il forte esternamente al vallo.


Il vallo salendo a Rough Castle

La zona settentrionale del forte con il vallo

Le buche con i pali di difesa a Rough Castle, esternamente al vallo (Lilia in latino)

Proseguiamo sino alla gigantesca Whell of Falkirk, un grande sollevatore di barche e chiatte per superare un dislivello di parecchi metri tra la zona pianeggiante e quella collinare.

Whell of Falkirk
Il nostro percorso prosegue lungo il canale che passa sopra Falkirk, sotto una pioggia battente ed un vento di mare mai domo, ma almeno siamo lontani dalle strade trafficate ed il silenzio aiuta a concentrarsi.

Lungo il canale vicino a Falkirk

Il parco a est di Falkirk con i resti del vallo e del fossato nord, ora un torrentello

Ormai mancano pochi Km, l'aria è carica dei profumi del mare, che vediamo nel largo estuario del Firth. 
  
L'estuario del Forth

La collina che scende verso Bo'ness, dove il vallo è praticamente scomparso

La baia di Bo'ness

La baia di Bo'ness
 La discesa dalle colline ci porta attraverso una triste zona industriale di rettilinei, da dove però riusciamo a raggiungere il parco, tra la costa e la vecchia ferrovia. Il percorso è bello, profumato e l'insenatura di Bo'ness molto pittoresca. Passiamo il centro, la nostra metà è ancora verso est, vicino ad un faro in forma di torre cilindrica. 

L'arrivo e la foto di rito con la bandiera

Ai piedi della torre c'è una lapide commemorativa dove facciamo le foto e giungiamo alla fine del nostro cammino scozzese!

Felicità ed insoddisfazione, probabilmente più per il palo selfie per le foto e per il dolore ai piedi

L'area dove si trovava l'ultimo forte a Bo'ness

La mappa all'arrivo

Il rilievo da cui è preso il simbolo del percorso (a sinistra)


La tradizionale birra di fine giornata in un pub a Bo'ness





  

La via degli Abati

La via degli Abati porta da Pavia a Pontremoli, passando per Bobbio e attraversando paesaggi molto vari, dalla Pianura Padana alle colline ...