venerdì 23 ottobre 2015

la Ruta de pedra en Sec - GR 221

Nel nord della costa dell'isola di Maiorca, nelle Baleari, esiste un antico cammino di ronda che serviva come linea di presidio ed avvistamento, durante il medioevo, dalle incursioni dei pirati saraceni.

Fig. 1: Le isole Baleari (mappa da www.google.it)
Lasciata in abbandono per secoli, da qualche anno è rinata grazie alla riscoperta del trekking sulle ampie distanze, e interessante alternativa per chi visita le isole spagnole.



Il percorso è lungo 8 giorni, di difficoltà medio  - impegnativa, in un territorio caratterizzato dalla macchia mediterranea e dalle coste frastagliate battute dal vento di mare. 


Fig. 2: La pianta con il percorso
Si parte a sudovest da Port d'Andratx, ad ovest di Palma, e si arriva a Pollenca a nordest fiancheggiando il mare come arrampicandosi sulla Serra de Tramuntana, la catena montuosa che caratterizza il paesaggio di Maiorca a settentrione.





Il nome è derivato dalla presenza di strade acciotolate, muretti, scale e terrazzamenti che dimostrano come l'uomo abbia voluto strappare alal natura un territorio aspro e difficile per colonizzarlo e renderlo abitabile.

Lungo il percorso di 135 km è possibile fermarsi nei rifugi prestabiliti o fare delle deviazioni verso centri minori dove scegliere un'accoglienza più comoda.

Ecco le tappe:

Etapa 1 (d’Andratx a la Trapa)
Etapa 2 (de la Trapa a Estellencs)
Etapa 3 (d’Estellencs a Esporles) 
Etapa 4 (d’Esporles a Deià) 
Etapa 5 (de Deià a Sóller)
Etapa 6 (de Sóller a Tossals Verds) 
Etapa 7 (de Tossals Verds a Lluc) 
Etapa 8 (de Lluc a Pollença) 

Si consiglia di farlo in autunno o primavera, durante l'estate, infatti, le temperature prossime ai 50 gradi al sole rendono proibitiva l'escursione in sicurezza, nonostante spiri costantemente una brezza dal mare. 

Il sito ufficiale è http://www.gr221.info

domenica 26 luglio 2015

L'Inca Trail: il Camino Real in Perù

L'Inca Trail è uno dei percorsi più affascinanti del panorama escursionistico mondiale, la sua eccezionalità sta nel coniugare allo stesso tempo paesaggio e natura, archeologia e storia.
Esistono vari punti di partenza, ma di sicuro quello più noto è il percorso di 104 km (55 miglia) che dura quattro giorni.
Il percorso inizia da Cuzco in treno per raggiungere il punto di partenza poco distante al "Km 88", dove comincia il vero trekking attraverso foreste e passi e che si conclude a Machu Picchu.

Il percorso dal Km 88 a Machu Picchu
Si parte da 2680 metri, e nel corso della salita si attiva al Passo della Donna Morta a quota 4198 metri, per poi scendere e salire di continuo tra i 3600 e i 3800 metri, sino a cominciare gradualmente a perdere  quota verso Machu Picchu che è a 2400 metri. 
Si tratta, sostanzialmente, di un trekking molto duro seppur solamente di quattro giorni, dove si raggiungono altezze notevoli ed il corpo viene messo alla prova per gli sforzi prolungati.


L'altimetria del percorso

Il corso dell'Urubamba
Si inizia seguendo il corso dell'Urubamba sino ai celebri terrazzamenti con le abitazioni di Llactapata, quindi ci si dirige verso 
Wayllabamba dove si termina la giornata e ci si accampa. 

Le rovine di Llactapata

Il secondo giorno si raggiunge il punto più alto del percorso al Passo della Donna Morta (m 4198), quindi si scende gradualmente verso le rovine di Runkuracay, una curiosa struttura circolare identificata in un primo momento come un forte, e poi rivelatasi un caravanserraglio protetto per i viaggiatori con il posto per gli animali separato.

La salita al Passo della Donna Morta

Le rovine di Runkuracay
Il terzo giorno si visita il sito di Sayacmarca, un insediamento la cui funzione è ancora sconosciuta non avendo né la dimensione agricola né quella fortilizia, quindi si attraversa la foresta sino alle rovine di Phuyupatamarca, altro insediamento inca chiamato "La città tra le nuvole".

Sayacmarca
Phuyupatamarca

Il quarto giorno si visitano le rovine di Wiñay Wayna, un insediamento costruito su un versante fortemente inclinato e con decine di ordinati terrazzamenti allineati e ci si dirige verso Machu Picchu, dove termina il cammino. Qui non possono mancare le visite alla cittadella e alla Porta del Sole, come la salita ai due picchi che dominano il sito archeologico, potendo così visitare anche i templi che si trovano nella giungla. 

Wiñay Wayna
Machu Picchu
L'aspetto archeologico è una parte fondamentale del Camino Real, ma non di meno si posso apprezzare la natura e il suo mutare dalla giungla ai passi aridi, senza tralasciare aspetti etnologici come il sincretismo tra cristianesimo e riti precristiani o il rapporto particolare con Pachamama, la Madre Terra.

mercoledì 11 marzo 2015

Italica 150: Cronache e voci da un paese in cammino



Enrico Brizzi

Il post di oggi parla del viaggio attraverso l'Italia di Enrico Brizzi ed i suoi compagni  dalla Vetta d'Italia, in Alto Adige, a Capo Passero, in Sicilia...2191 km per le strade di un paese in continuo mutamento ma che conserva ancora angoli di storia, di vita, di paesaggio immutato dall'Unione d'Italia.

Il percorso in azzurro

E il tema è proprio questo, attraversare il paese e cercare di leggerlo, cogliendone le contraddizioni come le virtù, i paesaggi incantati al pari della cementificazione selvaggia, le genti che colorano il Paese così diverso nei particolari ma unito sotto la stessa identità culturale.

In giro con la sempre presente bandiera Anita
La ricerca di esperienze e voci, testimonianze dei luoghi più nascosti del paese ma non meno belli, accompagnati dalla consapevolezza di un mondo in continuo cambiamento, dove giorno dopo giorno si perdono le memorie del passato, sono le leve che spingono questa generazione di quarantenni a cercare una via diversa alla vacanza o allo spostamento, scegliendo di vivere alla velocità primitiva.

Impareggiabile pausa ristoratrice

La partenza dalla Valle Aurina

Cercano lo spostamento a passo d'uomo, a 4,5 - 5 km all'ora, che ti permette di vedere man mano, compiendo al massimo 30 km al giorno, il cambiamento del paesaggio...ti permette di guardare con attenzione un fiore come una cima, un cane che ti segue abbaiando lungo una recinzione oppure osservare per minuti interi il profilo del mare che si trova ad un metro da te mentre cammini verso la meta giornaliera.




La guida
Brizzi, che è scrittore con carriera ormai ventennale, accompagna questa "escursione a lungo termine" con una guida studiata scritta insieme all'amico Fini, "Italica 150: Cronache e voci da un paese in cammino", dove si spiegano le motivazioni e le sensazioni, la società e il Paese con uno stile scorrevole ma mai ovvio.
http://www.ibs.it/code/9788865980811/brizzi-enrico/italica-150-cronache.html











il dvd

Si può trovare anche il dvd con tutto il viaggio, con una avvincente colonna sonora
http://www.italicaedizioni.it/italica-150-viaggio-a-piedi-dall-alto-adige-alla-sicilia/
















Non manca il romanzo dell'avventura, una piacevolissima lettura con avvincenti salti tra il 1861 e il 2011, tra fantasia, sport e Unità d'Italia.

La via degli Abati

La via degli Abati porta da Pavia a Pontremoli, passando per Bobbio e attraversando paesaggi molto vari, dalla Pianura Padana alle colline ...