domenica 23 marzo 2014

Lo Jakobsweg: la parte altoatesina del Camino di Santiago

Nel nord dell'Alto Adige si snoda un ramo del Camino di Santiago, da Prato Drava al Brennero, passando per la Val Pusteria e l'Alta Val Isarco.
Le sei tappe dello Jakobsweg in Alto Adige

Le sei tappe permettono di ripercorrere le antiche vie della fede, toccando chiese e monasteri che da secoli accolgono i pellegrini sulla strada per Santiago.

Lungo tutto il percorso siamo accompagnati dalla presenza dei castelli, memoria silente del medioevo che in queste valli ha caratterizzato e segnato la storia e la cultura.

Il sentiero, nella sua parte iniziale, attraversa l'Alta Val Pusteria, che in questa zona è ampia e soleggiata, con sviluppo est - ovest e ottima esposizione a sud. Tra Dobbiaco e Monguelfo si può fare una varizione e, salendo sul massiccio del Monte Rota, percorre la Strada Romana, una via panoramica che domina dall'alto la valle tra i boschi, ma la cui esistenza la si deve far risalire soltanto al medioevo.

Dalla Strada Romana verso est
La Strada romana
A Brunico, che prende il nome dal suo fondatore il vescovo Bruno di Bressanone, la natura medievale della città dominata dal castello di Ripa incontra le radici romane della vicina San Lorenzo di Sebato, che a partire dal I secolo d.C. divenne un grande centro dell'area alpina. Un curato museo nella piazza centrale del paese permette di ricostruire il popolamento della conca di Brunico e di comprendere come anche qui il cammino di Santiago si imposta sulle antiche strade romane.

La valle diventa più angusta avvicinandosi all'incrocio con la Valle Isarco, dove la vicina Bressanone è da oltre un millennio sede vescovile e conobbe già in età neolitica (circa 4000 a.C.) un popolamento nei rilievi appena al di sopra dei corsi dell'Isarco e della Rienza.

Il vescovo risiedeva nel castello nei pressi del Duomo, ma durante il Rinascimento le severe forme militari furono ingentilite e ora si può ammirare un elegante palazzo che ospita il museo diocesano e mostre temporali.

Ritornando verso nord giungiamo a Novacella, sede del celebre monastero millenario dove poter sostare per la notte prima di affrontare la salita verso nord. Nelle vicinanze la valle è dominata dal Forte di Fortezza, una complesso sistema di difesa e presidio della valle ideato dagli Asburgo nel corso del XIX secolo e sviluppato su tre livelli differenti, ma che non fu mai utilizzato per motivi di guerra. Abbandonato anche dall'esercito italiano con la scomparsa della Guerra Fredda, è possibile visitarlo per conoscerne la storia ed al suo interno sono ospitate mostre di arte contemporanea.

Ci si sovrappone alla Via Romea che, in senso contrario, porta a Roma
La salita da Fortezza a Vipiteno attraversa una parte dell'alta valle dell'Isarco dove i prati fiancheggiano il fiume e si spingono fino all'alzarsi delle pareti rocciose o dei boschi, intervallati da piccoli borghi che hanno mantenuto inalterata la loro natura agreste ed autoctona.

La chiesa di Stilves
Indicazioni a Stilves
 L'ultima tappa porta al Brennero, seguendo in parte una vecchia linea ferroviaria dismessa e trasformata in pista ciclabile, tra boschi silenziosi e improvvise aperture su paesi e chiese nascoste dai boschi.
  

La ferrovia dismessa ora pista ciclabile

La ferrovia dismessa ora pista ciclabile

Il Jackobsweg prosegue oltre il Brennero in Austria, portando a Steinach e quindi ad Innsbruck








Link utili:
http://santiago.pellegrinando.it/varie/jakobsweg.bruno.pdf

La via degli Abati

La via degli Abati porta da Pavia a Pontremoli, passando per Bobbio e attraversando paesaggi molto vari, dalla Pianura Padana alle colline ...